INACQUA - Centro Marco Polo Piacenza
08 aprile 2013
INACQUA E IL PROF. COLOMBO: 10 ANNI INSIEME PER CAMBIARE LA CULTURA DEL PARTO
08 aprile 2013
il prof. Colombo con le mamme
Marco Carini durante l'incontro
l'incontro con le mamme
parla il professor Colombo
le mamme all'incontro "Non da sola"
il prof Colombo con le mamme che partorirono in acqua
Dieci anni per cambiare la cultura del parto a Piacenza: per farlo tornare ad essere un evento il più naturale possibile e meno farmacologicamente assistito. Sono i dieci anni trascorsi dal professor Franco Colombo, direttore dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia, nella nostra città che la cooperativa sociale Inacqua ha voluto celebrare il 6 aprile, in occasione del tradizionale incontro tra le future mamme e le ostetriche e le ginecoloche, nell’ambito del ciclo di seminari "Non da sola" al centro Marco Polo.

La collaborazione tra Inacqua e il primario originario di Lecco è cominciata subito dopo il suo arrivo a Piacenza, nel segno della comune volontà di rilancio della naturalità della nascita, con l’introduzione - novità assoluta per Piacenza - del parto in acqua. Colombo, accompagnato dal presidente della Coop Inacqua Marco Carini e dalle operatrici del centro, ha incontrato alcune delle mamme che, dieci anni fa, si convinsero per prime a partorire in un ambiente acquatico con le loro bambine

Ecco l’intervista a Colombo tratta da PiacenzaSera.it

Come è cambiato il modo di mettere al mondo i bambini in questi 10 anni trascorsi a Piacenza?

"Dal 2003 ad oggi abbiamo fatto nascere in acqua oltre un migliaio di bambini, mentre i parti cesarei si sono ridotti dal 44 per cento al 28 di oggi. Negli ultimi tempi il parto in acqua ha subito un rallentamento perchè in parte soppiantato da quello in analgesia, ma non dimentichiamo che in questo caso si tratta di una nascita farmacologicamente assistita. Quando sono arrivato in questa città l’incontro con Inacqua è stato molto importante perchè ho trovato un luogo dove potessi vedere applicate quelle che sono le mie idee sul parto".

Quindi da una concezione "medica" del parto a una più naturale?

"Ricordiamo che una volta il parto si faceva a casa, poi si è passati da un estremo ad un altro, quello dell’ospedalizzazione e dell’assistenza farmacologica. Oggi si sta tornando ad una situazione di parto concepito come il più naturale possibile e insieme a Inacqua abbiamo costruito un percorso importante in questa direzione. Perchè occorre accompagnare le future mamme nella consapevolezza di una scelta, fornendo loro tutte le necessarie informazioni. Quello che fa Inacqua con i suoi cicli di incontri, basti pensare che da qui sono passate 5500 mamme".

Come si spiega il successo piacentino del parto in acqua?

"A Piacenza ho trovato molto desiderio da parte delle donne di far nascere il proprio bimbo in questo contesto, voglio ricordare che i vantaggi sono tanti: si tratta di un parto libero e naturale, la donna si muove liberamente ed è stato singolare osservare che ognuna segue la propria cultura di riferimento, le donne di colore partoriscono in maniera diversa da quelle bianche. Inoltre si migliora l’ossigenazione del neonato nei suoi primi istanti di vita".

Marco Carini ha sottolineato come la presenza del professor Colombo a Piacenza abbia costituito un arricchimento, non solo per la sua professionalità, ma anche per il suo contributo alla cultura della nascita. "Una cultura che i centri Inacqua promuovono ogni giorno con le loro attività di supporto ai genitori e soprattutto con l’idrochinesiologia. Ogni anno possiamo calcolare che nelle nostre vasche e piscine si effettuano 16mila bagni, che significano altrettanti momenti di felicità per i bambini e le loro mamme".